Quantcast
Channel: » settore finanziario
Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Analisi performance Svizzera

$
0
0

swiss_franc_balancing_050610.jpgLa Svizzera è riuscita a navigare nel mezzo della crisi economica internazionale senza grandissimi contraccolpi, subendo nel 2009 una contrazione del Pil pari ad appena l’1,5%; un risultato che rappresenta una buona performance rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. La tradizionale indipendenza dello Stato ha portato la Confederazione Elvetica a non entrare nella zona Euro e nemmeno nell’Unione Europea; si ricorda, inoltre, che è rimasta perfino al di fuori dell’Onu fino al 2002, malgrado ospitasse nel suo territorio molti organismi internazionali.

swiss-flag.jpgQuesta indipendenza si è resa possibile grazie alla sua tradizionale forza economica: la Svizzera, infatti, è una delle nazioni con i più alti surplus nelle partite correnti e si distingue per una gestione economica molto prudente. Questa cautela si evidenzia nel fatto che, pur trovandosi in un momento di rallentamento economico e crescita della disoccupazione – 4,4% nel mese di febbraio 2010, rispetto a un livello passato inferiore al 3% – lo Stato ha mantenuto un surplus nei conti statali del 2009.

Nonostante questa impostazione prudente, la crisi non è stata priva di risvolti negativi per la terra dei 26 Cantoni, soprattutto per quanto riguarda il settore bancario: la banca centrale ha dovuto intervenire per rafforzare i suoi istituti bancari più grandi, come UBS e Credit Suisse. UBS è stata tra le maggiori vittime della crisi dei mutui subprime e ha reso indispensabile, nel corso del 2008, una specie di salvataggio che ha inserito lo Stato tra i suoi principali azionisti.

Nel caso di Credit Suisse, invece, l’istituto bancario è stato obbligato ad attuare un aumento di capitale per rafforzare il proprio patrimonio. Questi fatti hanno portato in risalto la vulnerabilità del settore bancario nello Stato svizzero, che conta per circa il 10% del Pil e ha raccolto depositi per circa sette volte il Pil, spingendo alcuni osservatori, nei momenti peggiori della crisi, a paragonare la Svizzera all’Islanda.

42-24079014.jpgSebbene la situazione non si sia mai rivelata così tragica per la Confederazione Elvetica, è bene che gli investitori riflettano sulle prospettive del settore bancario, soprattutto alla luce della lotta all’evasione fiscale perseguita da molte nazioni in questo periodo. È risaputo che uno dei vantaggi della Svizzera è sempre stato l’inviolabilità del segreto bancario, ma i recenti accordi con gli USA per il trasferimento dei nomi di alcuni correntisti, insieme ai casi di “furto” dei dati bancari, successivamente consegnati alle autorità fiscali dei Paesi di residenza dei correntisti, potrebbe segnare l’inizio della fine per la Svizzera come meta più importante degli investimenti “off-shore” (ovvero, non dichiarati).

A livello di mercato azionario, il punto di riferimento è l’indice SMI; esso raggruppa i 20 titoli più importanti della borsa elvetica, che insieme contano per circa il 90% della sua intera capitalizzazione. Dopo il calo di oltre il 50% rispetto ai massimi di maggio 2007, intorno ai 9.450 punti, l’indice ha recuperato la quota di 6.900 prima del pullback (circa 9%) attualmente in atto.

La forte resistenza, intorno a 7.000 punti, potrebbe contenere le quotazioni nel breve periodo mentre un supporto importante si trova nella zona tra i 5.300 e i 5.500 punti. Al suo interno, il settore finanziario conta per poco più del 21%, con le due banche menzionate sopra, UBS e Credit Suisse che pesano per il 7,03 e 6,24% rispettivamente (quasi tutte le altre società che formano il 21% appartengono al settore assicurativo).

victorinox-swisschamp-xlt-swiss-army-knife.jpgIl titolo più importante per la borsa, però, è indubbiamente Nestlé, che conta da sola per quasi il 25% dell’indice SMI. La sua posizione è unica in quanto rappresenta la maggiore società alimentare al mondo e genera più del 98% dei suoi ricavi fuori dal mercato domestico. Nestlé è anche considerato uno dei titoli difensivi per eccellenza, capace di generare una buona performance anche negli anni più difficili. Nel 2009, ad esempio, i ricavi di 107,6 miliardi di Franchi sono risultati in aumento dell’1,9% secondo il suo RIG (Real Internal Growth – una misura che fornisce l’indicazione più attendibile dell’andamento della società) e i margini sono migliorati rispetto al 2008.

Ancora più importante per l’indice SMI è il settore farmaceutico, rappresentato da Novartis e Roche, che contano per il 17,26 e il 15,24% rispettivamente. Questo settore in generale troverà in futuro un crescente beneficio dal progressivo invecchiamento demografico del Vecchio Continente, oltre al crescente benessere nei Paesi Emergenti che stimolerà la domanda per i prodotti farmaceutici.

Scritto: da LuisB


Codice QR dell’articolo: Analisi performance Svizzera.

qrcode

QR Code Generator / Info, Supporto & FAQ





Il mondo dell’economia della finanza, economia e lavoro in particolare quello della borsa ti affascina e sei sempre alla ricerca di informazioni o di risposte? Su Virgilio Genio trovi le risposte migliori e le persone più esperte per rispondere alle tue domande.




Disclaimer

EconomicBlog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e nella fattispecie non è sottoposto agli obblighi previsti dalla legge n° 47 dell’8 febbraio 1948.

L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né del contenuto dei siti ad esso collegati.

Alcune, immagini e materiale multimediale in genere inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, si prega di comunicarlo via e-mail e saranno immediatamente rimossi.

 

The post Analisi performance Svizzera appeared first on .


Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Latest Images

Trending Articles